Decidere se separarsi: farlo o non farlo?
- uno dei due partner ha deciso di separarsi ma l’altro non ne vuole sapere;
- entrambi i partner hanno deciso di separarsi e vogliono capire come farlo nel modo più indolore possibile (soprattutto se ci sono dei figli);
- uno o entrambi i partner stanno valutando l’ipotesi di separarsi ma sono in dubbio se farlo o meno.
Tutte queste situazioni sono caratterizzate da un vissuto di incertezza e confusione. Lo faccio? Non lo faccio? E dopo come faro? Resterò da solo/a? I figli soffriranno troppo? Chi deve ancora prendere la decisione guarda a questa ipotesi con paura in quanto perdere il partner evoca sentimenti di perdita di sicurezza, di punti di riferimento. Certo è che chi si pone davanti all’ipotesi di separarsi sono le persone e le coppie che da tempo vivono un periodo di vita insoddisfacente, spesso costellato da litigi, incomprensioni, freddezza affettiva, allontanamento emotivo dal partner e, quindi, sono in qualche modo attratte dall’idea di potere avere una seconda possibilità. Ecco la confusione: paura e attrazione per l’idea della separazione spesso convivono in chi ipotizza questa scelta.
COSA POSSIAMO FARE IN PSICOTERAPIA?
In psicoterapia è importante approfondire le motivazioni che vi hanno portato a valutare questa ipotesi per poi comprendere se è possibile fare un lavoro insieme per “recuperare il rapporto” (quando per esempio i partner si sono allontanati per difficoltà comunicative o per problemi oggettivi) oppure se il sentimento è davvero troppo logorato non avete più forze ed energie da dedicare al recupero della coppia.
Per rimediare ad una situazione di coppia in cui le problematiche sono tali da arrivare a ipotizzare la separazione come soluzione occorre:
- ripristinare la capacità di comunicare in modo efficace;
- imparare a mettersi in discussione (quindi guardando alle proprie responsabilità prima che a quelle dell’altro).
Si entra in profondità e si esplorano anche i vissuti di confusione se sono presenti in voi o nel vostro partner.
Nel percorsi si valutano insieme le conseguenze reali della separazione, che possono essere sopravvalutate o sottovalutate da voi o dal vostro partner.
Quando sono sopravvalutate accade che le persone, pur essendo convinte di non potere più essere felici con il partner non lo lasciano perché le paure prendono il sopravvento. Quali paure?
- la paura del futuro, di ciò che potrebbe accadere;
- la paura di rimanere soli;
- la paura di non farcela;
- la paura che il partner soffra troppo;
- la paura che i figli soffrano troppo.
Quando sono sottovalutate capita che uno o entrambi i partner non abbiamo valutato veramente cosa significhi “separarsi” e immaginano un futuro in cui non sono più coppia ma “continuano a fare tante cose insieme” (ipotesi piuttosto irrealistica con il passare degli anni perché in genere le persone si rifanno una vita con altre persone).
Nel caso in cui si decida di separarsi bisogna mettere in conto che non sarà facile, che ogni separazione rappresenta per noi un lutto, un dolore (anche quando la relazione è veramente logorata) e che ripensare la propria vita in autonomia può non essere facile. Detto questo, spesso, la separazione è una scelta sana, che dà l’occasione ai coniugi, se sono infelici insieme, di potere avere una nuova occasione di libertà, di gioia, di prendersi dalla vita ciò che il rapporto toglieva.
Nel caso in cui vi siano figli, aiuto i genitori ad accompagnarli in questo percorso di separazione in modo che essi soffrano meno possibile. E’ molto importante capire che, se è vero che i figli della separazione soffriranno è altrettanto vero che per loro, vivere in una famiglia in cui si litiga spesso, in cui c’è freddezza o distacco emotivo, in cui i partner è evidente che non si amano, risulta essere una sofferenza ancora più grande. Quindi se si decide di restare insieme per i figli occorrerà comunque trovare il modo che il clima in famiglia sia sereno, sano e rispettoso per tutti altrimenti questa scelta non ha alcun senso.
Vi consiglio di guardare i video NUMERO 6 E NUMERO 7 presenti alla pagina “video di interesse psicologico” della sezione approfondimenti di questo sito web.